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Politica venerdì 05 agosto 2022 ore 11:00

"Frazioni lasciate completamente a se stesse"

Il palazzo comunale di San Miniato

Il gruppo consiliare della Lega si rivolge all'amministrazione denunciando l'assenza di progetti per San Romano, San Donato e Ponte a Egola



SAN MINIATO — Al di là del capoluogo, l'amministrazione non ha fatto niente per le frazioni. Questo è il pensiero del capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Roberto Ferraro, che punta il dito contro i mancati interventi del Comune.

"In questi ultimi mesi il Comune ha assunto iniziative per il capoluogo con l’introduzione della zona a traffico limitato e per San Miniato Basso ha annunciato che farà investimenti volti a migliorare la vivibilità e la capacità aggregativa della frazione - ha detto - alcune di tali iniziative possono anche non essere condivise, ma resta il fatto che almeno si è tentato di uscire da un immobilismo che dura da 20 anni. Quello su cui non si può essere assolutamente d’accordo è il diverso trattamento che subiscono alcune importanti frazioni come Ponte a Egola, San Donato e San Romano, le quali appaiono totalmente dimenticate".

"In queste frazioni vi è una quasi totale assenza di progettualità, surrogata solo da promesse che non trovano mai realizzazione - ha aggiunto - centri di assistenza sanitaria particolarmente utili ai cittadini anziani sono totalmente assenti a San Donato e San Romano, mentre a Ponte a Egola l’esistente è precario e costantemente a rischio chiusura. L’idea di creare centri di aggregazione connessi a moderne strutture dove i cittadini possano incontrarsi non è neppure all’orizzonte, se si esclude ciò che viene costantemente fatto e organizzato intorno alle strutture di partito".

"San Donato è urbanisticamente un dormitorio e non ci sono progetti per renderlo più vivibile, mentre Ponte a Egola da decenni soffre il degrado derivante dalle vecchie strutture industriali - ha concluso - in questa frazione non riescono a decollare neppure elementari progetti come il ponte pedonale di collegamento con Molino d’Egola. Fino a quando i cittadini che risiedono nelle frazioni periferiche dovranno sopportare di essere figli di un Dio minore?"


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