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Politica venerdì 03 ottobre 2014 ore 10:00

Quirici: "Tasse sempre più alte per i cittadini"

La lista civica contesta la nuova amministrazione. Nessuna agevolazione in bilancio per famiglie e imprese. Dove sono gli aiuti promessi in campagna?



SANTA CROCE — La lista Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli fa alcune valutazioni dopo il consiglio comunale svoltosi martedì 30 settembre. 

In consiglio è stato deciso che oltre metà dell'importo Tasi sarà destinato in parte a servizi socio assistenziali (contributi per disagi abitativi, per vitto, per il Maricò, oltre a una cospicua voce per la società della salute) e un 40% alle strade, ai parchi, alla sicurezza e all’ordine pubblico. Per l'IMU è prevista l'aliquota massima per gli immobili produttivi. 

"Questi dato si commentano da soli - afferma Fulvia Quirici, consigliere delle Lista Civica -. Sono provvedimenti di poco significato e a nostro avviso le categorie dei commercianti devono essere tutelate e e sorrette con altre misure maggiormente incisive". 

TARI. Ancora una volta si cerca di mitigare quello che è il principio della tariffa. Questa amministrazione era da anni morbosamente legata alla TARSU, ovvero una tassa patrimoniale che come impostazione ideologica era antitetica alla tendenza europea: paga di più chi inquina di più, a S. Croce invece pagava di più chi aveva l’immobile più grande, a prescindere da quanta quota di indifferenziata vi si producesse in quella casa. Infatti, pur non potendo allontanarsi dallo spirito della legge, si è recuperato agevolazioni che premieranno chi ha un maggior numero di abitanti residenti nella stessa unità.Anche per la TARI, come per l’IMU, ritengo che le agevolazioni elaborate non siano fiscalmente eque.

"Al di là di volersi fare paladini difensori di una piccola percentuale di attività commerciali - continua la Quirici - che per altro a nostro avviso dovrebbero essere aiutate in ben altri modi (vedi attività commerciali, bar ecc. del centro, ma non è questa la sede per parlarne), si è dato un solo e piccolo (alquanto modesto) contributo a un numero di attività che (una più una meno) sono ampiamente al di sotto delle centinaia . Facendo una valutazione globale, l’impegno profuso per aiutare determinate categorie, anche in questo caso, non potrà risollevare le sorti del commercio a S. Croce, in profonda agonia". 

L’ultimo aspetto della IUC riguarda l’IRPEF. Sono state confermate confermate le aliquote massime per alcune fasce di cittadini più fortunati e sono stati mantenuti anche gli aumenti imposti lo scorso anno alle categorie meno abbienti anziché ridurle.  

"Facendo un calcolo nella famiglia di un operaio in 5 anni è stata tolta - conclude la Quirici - la possibilità di andare un anno in vacanza, o di spendere i soldi destinati all'Irpef per altre esigenze. Insomma, una cifra paragonabile quasi a uno stipendio di un lavoratore dipendente, categoria che dovrebbe essere molto cara a questa Amministrazione". 


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