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Cronaca mercoledì 14 maggio 2014 ore 11:35

Elezioni, ecco quattro proposte della Coldiretti per rilanciare l'agricoltura

La prima incentrata sull’aspetto economico dell’impresa, la seconda sul consumatore, la terza sull’ambiente e la quarta sulla società e sul welfare



COMPRENSORIO — Quattro proposte “realizzabili” per rilanciare e rafforzare l’agricoltura partendo dalla salvaguardia delle aree a vocazione agricola e dalla valorizzazione del patrimonio agroalimentare. Destinatari sono i candidati alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio che interesseranno ben 26 comuni pisani.

L’obiettivo del documento elaborato da Coldiretti (info su www.pisa.coldiretti.it) e che costituirà la piattaforma con cui le rappresentanze dell’organizzazione agricola sul territorio apriranno un dialogo con candidati sindaci, consiglieri, formazioni politiche, liste e coalizioni, è proporre delle linee di sviluppo del territorio basate sulla centralità dell’attività agricola e della sostenibilità della sua capacità produttiva. Proposte “concrete”, attuabili nel grande comune come nel piccolo. “Proposte di interesse collettivo, e non solo esclusivamente agricolo; – precisaFabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – il documento offre una sintesi del modello di tutela e sviluppo che la nostra organizzazione immagina per il territorio in cui vive”. Quattro, come anticipato, i pilastri del documento. Il primo incentrato sull’aspetto più economico dell’impresa, il secondo sul consumatore, il terzo sull’ambiente ed il quarto sulla società e sul welfare.

Rafforzare le imprese agricole anche nella loro capacità produttiva e ridurre i costi dei troppi passaggi dal campo alla tavola per garantire un cibo al giusto prezzo per tutti. Ciò è possibile attraverso il potenziamento del progetto per una filiera agricola tutta italiana. Lo strumento per potenziare la rete si chiamano farmers market. In questi anni sono stati attivati già a Pisa, Pontedera, Ponsacco, San Miniato e Volterra ma gliagricoltori sperano che si moltiplichino anche negli altri territori. Il capitolo tasse e tributi dovrà essere più “equilibrato”. “In particolare – spiega Coldiretti - la Tari (Tassa Rifiuti) attraverso l’individuazione di una tipologia specifica per le imprese agricole con attività agrituristica che sia diversa dalla tariffazione delle imprese commerciali, ristorative e recettive. Inoltre preso atto che la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) non si applica sui terreni agricoli, occorre che i Comuni si avvalgano della facoltà di stabilire riduzioni ed esenzioni per certe categorie di immobili, tra cui i fabbricati rurali ad uso abitativo”.

Qualità, identità, sicurezza e salute per garantirepiù cibo locale in tavola. Si inizia dallascuola incentivando e promuovendo lo studio della corretta alimentazione, poi dalla diffusione e sostegno della cultura per l’etichettatura di origine obbligatoria dei prodotti agricoli e dalla tutela della distintività dei cibi e dei territori locali per vincere sui mercati globali e difendere i prodotti agricoli locali e le imprese.

Un territorio più pulito e più bello è anche più competitivo. “Nella pianificazione urbanistica occorre – analizza Coldiretti - salvaguardare le aree a vocazione agricola evitando la loro destinazione ad attività extra-agricole e consentendo lo sviluppo delle imprese agricole riconoscendo loro la possibilità di realizzare le infrastrutture necessarie all’attività d’impresa”. Tutela significa riduzione dei rifiuti mediante la differenziata, consolidare le misure agro-energetiche, sostenere le aziende agricole dedite al mantenimento del territorio e dell’ambiente.

Privatizzare alcuni servizi sociali diprossimità che possono essere realizzati e garantiti dal sistema delle imprese agricole. Da qui la proposta di far adottare ai comuni un piano di investimento per la realizzazione di una rete sociale attraverso le infrastrutture e il supporto alla diffusione della rete telematica quale strumento indispensabile per le imprese e per i cittadini delle aree urbane e delle aree rurali. “Infine - conclude Coldiretti - la promozione del turismo rurale ed ambientale per una valorizzazione completa del territorio e di tutti gli elementi che lo costituiscono: storia, cultura, economia, ambiente, paesaggio, produzioni agricole, enogastronomia”.


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