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Cronaca venerdì 25 settembre 2020 ore 16:41

Interdittive antimafia a cinque aziende del cuoio

Il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo
Il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo

Provvedimento del prefetto per tutelare il comparto dalle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il commento di Deidda, Toti e Giglioli



COMPRENSORIO DEL CUOIO — La Prefettura di Pisa ha comminato a cinque aziende del comprensorio del cuoio altrettante interdittive antimafia, ovvero provvedimenti per tutelare l'economia del territorio da infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione. 

Le indagini stavano andando avanti da tempo e i provvedimenti emessi dal prefetto Giuseppe Castaldo sono stati notificati alle aziende nei giorni scorsi.

I sindaci di Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull'Arno e San Miniato, dove le cinque aziende hanno sede, sono intervenuti per svolgere quanto dovuto in seguito alla comunicazione delle interdittive antimafia: "I nostri uffici Suap - hanno detto Toti, Deidda e Giglioli - hanno da subito svolto tutte le verifiche sui permessi e sulle autorizzazioni di cui sono in possesso. Al contempo hanno coinvolto tutti gli enti interessati (Ausl e Regione) e hanno dato avvio ai procedimenti di chiusura e revoca dei permessi da attuare nel minor tempo possibile. Infatti la chiusura di una attività complesso aziendale articolato ha necessità di essere effettuata compatibilmente con le esigenze di salvaguardia ambientale e igienico-sanitarie". 

"Ci stiamo muovendo in modo unitario come Suap del Comprensorio del Cuoio - hanno aggiunto i primi cittadini - Ci siamo raccordati in modo unitario anche con la Prefettura di Pisa, svolgendo le varie procedure rispettando le stesse tempistiche e modalità. Gli effetti della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 possono costituire un elemento che crea difficoltà finanziarie per le aziende e costituire terreno fertile per chi ha capitali disponibili e provenienza illecita cercando così di inserirsi nella gestione e amministrazione. Anche per questo motivo, il Prefetto aveva convocato una riunione del tavolo di distretto anche su sollecitazione degli stessi soggetti che lo compongono". 

"L'obiettivo comune è la salvaguardia della legalità nel nostro sistema economico - hanno concluso i tre - Questo percorso richiede un agire congiunto dei soggetti istituzionali nella stessa direzione. Questa operazione, che è del tutto nuova, per la nostra zona, dimostra che la guardia delle istituzioni è sempre molto elevata e di pronta risposta a salvaguardia del tema della legalità".


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