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Amicizia animale

di - lunedì 18 dicembre 2017 ore 08:05

Da circa un anno il progetto Ippoasi ha sviluppato come forma di auto finanziamento l'ideazione e l'elaborazione di un calendario annuale, volto alla divulgazione dei principi e delle profonde idee che ci muovono in questa immensa e costante sfida.

Ogni edizione è incentrata su uno degli aspetti che si possono sperimentare all'interno del rifugio, dove quotidianamente si mettono in atto pratiche di convivenza pacifica e di autodeterminazione. Proprio lo scorso anno il primo calendario in assoluto si realizzò in collaborazione con la classe seconda della scuola media di San Piero a Grado (PI) e venne dedicato alla comunicazione attraverso il solo contatto oculare.

Qualsiasi animale comunica moltissime informazioni attraverso il semplice sguardo e il contatto oculare è innegabilmente una prima importantissima forma di relazione. Le ragazze e i ragazzi avevano fotografato alcuni fra gli ospiti di Ippoasi concentrandosi per l'appunto sulle loro intense espressioni, scrivendo poi un breve testo che parlasse delle emozioni a loro trasmesse attraverso questo contatto comunicativo.

L'esperimento empatico di cui sono stati protagonisti animali di diversa specie è stato un grande successo, positivo e portatore di importanti lezioni, tanto che ne è stata realizzata una mostra che viene esposta ad ogni evento organizzato da e a favore di Ippoasi, intitolata per l'appunto "Guardami negli occhi".

Anche quest'anno abbiamo deciso di portare la testimonianza di una sfaccettatura che molto spesso solo chi è addett* ai lavori al rifugio può avere il privilegio di osservare, ma anche di vivere in prima persona: quella dei rapporti, saldi e inaspettati, che si sviluppano tra gli animali non umani, gli stessi che vengono costantemente oggettivizzati al fine di piegarli alle nostre esigenze, gli stessi sui corpi dei quali è stato costruito l'intero autodistruttivo sistema che ci intrappola senza concederci respiro. E'innegabile, osservando le fotografie scattate per il progetto dall'amico attivista Lucas Spiegel, che questi individui siano a tutti gli effetti persone, così come noi umani siamo animali, anche se troppo spesso lo dimentichiamo.

E l'Amicizia non è altro che un "sentimento animale, selvaggio, che non conosce limiti di tempo e spazio, non esclusivamente prerogativa dell'animale umano, ma anche di tutti gli altri."

Avvertirete che non esistono margini o limitazioni di pelo, di piumaggio, di sesso, di colori, né sopruso compiuto con compiacimento: è una lezione consolante, una testimonianza gioiosa, ma sulla quale riflettere seriamente.

Forse grazie a queste fotografie riusciremo a smorzare l'inconsapevole antropocentrismo di chi crede che tutti gli altri animali abbiano bisogno di noi umani per poter realizzare le proprie esigenze sociali, per poter trovare la serenità primordiale e selvaggiamente primitiva che è stata loro negata. Forse sarà più facile comprendere che la sfida nella quale possiamo affiancarli è quella di sbrigliarli dai nostri stessi condizionamenti emotivi, dall'esigenza di salvare qualcuno per sentirci grandi.

E' quella di lasciarli liberi di esprimersi e di essere semplicemente sé stessi. 


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