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Politica mercoledì 05 agosto 2020 ore 10:28

Carcassa di pecora abbandonata, un caso politico

Giulia Deidda, sindaca di Santa Croce

La carcassa era in dei sacchi neri che una volta segnalati sono stati rimossi. La sindaca Deidda critica gli interventi di Casa Pound e Lambertucci



SANTA CROCE SULL'ARNO — Nella mattinata di lunedì un cittadino ha segnalato agli uffici comunali la presenza in via Pozzi di alcuni sacchi contenenti i resti di una pecora morta. Nell'arco della mattinata questi sacchi sono stati rimossi.

"Su questo episodio qualcuno pensa di fare campagna elettorale - questo il commento della sindaca Giulia Deidda -. Da una parte ci sono delle persone che, firmandosi con il nome di un'organizzazione di estrema destra anziché col proprio nome e cognome, mi attaccano dicendo che a Santa Croce sull'Arno l'amministrazione "tollera l'intollerabile". Poi c'è il consigliere Lambertucci che ha preso la macchina ed è andato a fare un video dei sacchi abbandonati, denunciando sui social l'episodio che era già stato segnalato correttamente al Comune da un nostro concittadino qualche ora prima. Sostengono che la pecora morta sia da ricondurre alle celebrazioni della Pasqua Islamica, un evento in cui la macellazione di ovini è concentrata in un solo giorno".

"La Comunità Islamica ha giustamente risposto: la Pasqua non ha abbandonato nessun sacco nero in via Pozzi, sono state delle persone. Poi, con grande trasparenza e grande correttezza, ha pubblicato sulla sua pagina facebook tutte le informazioni relative a questa festività religiosa, che ha coinvolto le Istituzioni, i Macelli, la Asl e tanti cittadini che, nel rispetto delle norme anticovid, si sono ritrovate per celebrare questo rito annuale.

Chi parla di Santa Croce sull'Arno come un luogo di esasperazione per episodi di inciviltà non conosce Santa Croce sull'Arno. Non la conoscono le persone che si celano dietro ad associazioni senza metterci la faccia e che pensano di poter strumentalizzare questo spiacevole episodio per dimostrare tesi politiche infondate. Non la conosce il consigliere Lambertucci, che ogni volta che segnala qualcosa ripete lo stesso ritornello: "La cittadinanza è stufa".

Pecore a parte, il problema dell’abbandono dei rifiuti è stato preso in carico seriamente dall’amministrazione. Mi riferisco alle fotocamere, alle Giacche Verdi, al nuovo sistema di svuotamento dei cestini che stiamo sperimentando con Geofor, ai progetti educativi e alle campagne informative mirate che abbiamo promosso.

Mi chiedo: vista la mole di servizi sulla raccolta differenziata che abbiamo attivato nel tempo (ne cito due: raccolta gratuita degli ingombranti e incentivi al centro di raccolta per chi differenzia), Lambertucci non potrebbe fare la sua proposta di educazione ambientale costruttiva per intercettare gli incivili che sono rimasti affezionati alle cattive abitudini? Perché si affanna a parlare di regionali? Qual è l’obiettivo con cui lo fa? Il bene di Santa Croce o le indicazioni dei suoi capi di partito?

La cittadinanza santacrocese si sta risollevando dopo mesi di blocco delle attività, dopo la quarantena, dopo la chiusura di scuole e servizi che ancora adesso fanno sentire il loro peso. Come sindaco, insieme a tutta la giunta e insieme ai tecnici del comune, e fianco a fianco con altri enti, con le scuole, con le ditte per i lavori, stiamo lavorando perché i bambini e le bambine possano tornare a scuola in sicurezza e con una didattica di qualità.

Le imprese santacrocesi stanno facendo sforzi enormi per ripartire, rilanciano sul futuro anziché arroccarsi sulla paura, e nelle Istituzioni bisogna sforzarsi di sostenerle con tutte le nostre energie migliori.

Le comunità religiose santacrocesi sono sentinelle che individuano situazioni di disagio e collaborano con chi può intervenire, con le Istituzioni e le Associazioni di volontariato.
La cittadinanza è attiva, partecipa, condivide, vive e fa vivere Santa Croce sull'Arno e certo condanna unanimemente questo episodio di abbandono dei rifiuti.

Ma se sta attraversando delle preoccupazioni, certamente non riguardano una pecora in un sacco nero, ma le prospettive future di lavoro, di educazione, di ripartenza effettiva e totale delle attività produttive e sociali.

Chi ha tempo da perdere per fare piccole grandi ronde mattutine, continui pure. Ma sia consapevole che il futuro e il presente di Santa Croce sull'Arno meritano
progettualità e attenzione vera da parte di tutti, anche dell’opposizione.

Di polemiche d'agosto non ne abbiamo bisogno".


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