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Lavoro venerdì 11 agosto 2017 ore 11:53

"No alla nuova delibera sul demanio idrico"

I piccoli imprenditori polemizzano sul tema delle nuove tariffe del demanio idrico per gli emungimenti di acqua deliberati dalla Regione Toscana



SANTA CROCE — “In questi ultimi due giorni le cronache locali riportano con grande evidenza le dichiarazioni di rappresentanti del Distretto Industriale, che valutano positivamente gli effetti che la delibera n. 889 del 07.08.2017 porterà alle casse dei contribuenti, magnificando riduzioni di costi e sconti per le imprese. Peccato che non sia così o almeno non lo sia per le piccole e piccolissime aziende del comparto contoterzisti in particolare. Chi consuma meno di 3000 metri cubi annui vedrà nel 2017 un ulteriore aumento rispetto al 2016 anno nel quale le tariffe erano anche quadruplicate rispetto al 2015", spiegano i piccoli imprenditori di Cna ed Assa. 

"Per verificarlo basta applicare la portata annua della concessione al “calcolatore” predisposto dalla Regione (si tratta di un foglio excel di uso semplicissimo).

Un esempio: per una concessione annua di 2000 metri cubi si pagavano nel 2015 (competenza provinciale) 400 euro, col passaggio alla Regione delle competenze, nel 2016 si è pagato 1.760 euro (aumento di quasi il 400%) e con la nuova tariffazione “agevolata”, nel 2017 si pagherà ben 2.043 euro (+ 16% sul 2016 e quindi un aumento totale sul 2015 del 410%).

Non c’è male per un metodo che avrebbe dovuto rendere più giusta ed equilibrata la tariffa spropositata applicata nel 2016.

E’ sempre la solita storia: le piccole aziende penalizzate in favore delle grandi! Come dire: meno acqua di falda consumi e più ti penalizzo!!

E’ l’effetto perverso della scelta di portare a 1.800 euro la quota annua fissa (600 x 3), scelta la cui negativa incidenza è stata più volte segnalata e criticata sia da ASSA che da CNA a tutti i tavoli locali e regionali nei quali siamo stati chiamati ad esprimere una opinione. Nel caso delle aziende terziste del distretto, poi sarà anche impossibile accedere al complesso ed articolato sistema di sconti previsto dalla delibera. Quindi “becchi e bastonati”, come si dice dalle nostre parti.

Abbiamo chiesto un incontro con il livello dirigenziale Regionale e auspichiamo che ci venga concesso a breve. Chiederemo un accordo che preveda alcune deroghe per il comparto conto terzi del Distretto o, almeno, la possibilità di una interpretazione “flessibile” degli sconti che consenta alle aziende terziste di poterne beneficiare almeno in parte”.


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