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Attualità mercoledì 25 gennaio 2017 ore 16:31

Le opposizioni non vogliono un nuovo liceo

Gli studenti del Marconi quando frequentavano lezioni pomeridiane al Cattaneo

Niccoli: "Ci sono edifici da recuperare, siamo compatti contro nuove costruzioni ci sono molti motivi per dire no: Fontevivo è zona alluvionale"



SAN MINIATO — Il Comune, dopo aver ricevuto lo studio di fattibilità, ha individuato la zona di Fontevivo come quella possibile per la costruzione del nuovo Liceo Marconi, dopo la chiusura dell'edificio di San Donato e l'avvio delle lezioni nella sede provvisoria dell'ex economato Carismi alla Scala.

La proposta viene presentata questo pomeriggio alle 17,30 in un consiglio comunale aperto alla Casa del Popolo di San Miniato Basso che s'annuncia infuocato e a cui dovrebbero partecipare molte famiglie. 

A criticare la decisione del Comune è stato Alessandro Niccoli, consigliere comunale di San Miniato Possibile: "L'edificio ex Marconi in via Catena - ha esordito - è assolutamente recuperabile, e la spesa pubblica per questi faraonici progetti non è sostenibile. L'area al Fontevivo è semi-alluvionale e costruirvi una scuola è follia con ulteriori 10 milioni di euro senza recupero dell'esistente è ulteriore follia politica". 

Niccoli ha sottolineato che le opposizioni sono compatte nel respingere con tutte le forze l'idea di una nuova scuola: "Noi, i Cinque stelle, Laura Cavallini di Immagina San Miniato, Forza Italia siamo uniti e abbiamo fatto grande pressione per avere nuove perizie. Secondo l'esame eseguito dall'ingegner Francesco Volpi di Pontedera l'ex Marconi è da adeguare a livello di normativa antisismica, ma non va assolutamente demolito, e la vecchia perizia nulla ha proposto in tema di costi circa l'adeguamento.Quindi l'edificio in via Catena è sicuro, basta adeguarlo. Vogliamo un polo scolastico a San Miniato capoluogo". Accanto alla volontà delle opposizioni c'è anche quella di un comitato di cittadini che si è costituito in questi giorni il comitato polo scolastico San Miniato.

"Dal nuovo studio di fattibilità presentato in fretta e furia in questi giorni al Comune di S.Miniato, da questi commissionato, traspare chiara la volontà politica che c'è dietro. A Fontevivo i problemi sarebbero ancor peggiori che a San Miniato: i semafori degli snodi La Scala e San Miniato Basso, nelle ore di punta subirebbero ingorghi ancor peggiori, come avviene a Empoli. Peggiori che a San Miniato ove gli studenti sono sempre arrivati con i bus da mezza Toscana (e oggi, potrebbero arrivare anche tramite navette con parcheggi scambiatori, proprio al Fontevivo, Scala e Catena)". 

Secondo Niccoli "il recupero delle strutture esistenti ha un costo sostenibile e veloce, non è vero che il Marconi frana, il terreno è solido, lo dicono le perizie. La struttura non ha problemi, ma necessita di soli adeguamenti".

Il consigliere di 49 anni, ex Cinque stelle oggi con Possibile di Civati è entrato nel dettaglio di un possibile recupero: "Dalla palestra, con la previsione di pareti interne di rinforzo, possono essere recuperate 5 aule e 150 studenti in più, più costruzione di nuova palestra al centro delle due ale ovest ed est. Il costo dell'abbattimento e smaltimento di una struttura che vale 5 milioni è pari ad 1,5 milioni e verrebbe sanzionato dalla Corte dei Conti (altri sprechi faraonici da politica ottusa). Mentre i dieci milioni per una nuova e pericolosa edificazione in area semi-alluvionale non ci sono, e in breve tempo il comprensorio perderà il Liceo".

Per Niccoli c'è anche il rischio che San Miniato perda il liceo: "Molti hanno questa paura - ha detto - in quanto la Provincia non può sostenere più alcun costo, è allo sbando e l'offerta formativa alla fine c'è a Pontedera, Fucecchio ed Empoli. Una nuova edificazione è pura fantascenza, inoltre la Corte dei Conti, questa volta, date le strutture esistenti da recuperare, non la farebbe passare, poi c'è il Genio Civile, che ha già bocciato il progetto della mega Coop a San Miniato basso in quanto l'area è alluvionale a livello massimo e il Comune non lo aveva detto sul registro urbanistico".

Per il sindaco Vittorio Gabbanini e la giunta si prospetta un consiglio comunale difficile e duro. Le opposizioni sembra abbiano molte ragioni per dire no ad un nuovo edificio.

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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