Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 09:15 METEO:SAN MINIATO16°  QuiNews.net
Qui News cuoio, Cronaca, Sport, Notizie Locali cuoio
sabato 20 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Caso Scurati, Landini: «Oscurato monologo sul 25 Aprile, questo è regime»

Attualità sabato 19 maggio 2018 ore 11:12

Una spada di Damocle da 10 milioni di euro

Tanto dovrebbe pagare il Comune per il contenzioso con la San Miniato Gestioni Srl. Lo ha stabilito il collegio arbitrale. Gabbanini annuncia ricorso



SAN MINIATO — Sul Comune di San Miniato pende una spada di Damocle da 10 milioni di euro, ora che il collegio arbitrale ha dato ragione alla San Miniato Gestioni Srl. ll contenzioso con l'amministrazione comunale era nato nel 2015, con la rescissione unilaterale del contratto da parte del Comune, a 10 anni dalla stipula di un project financing assai discusso, che prevedeva la realizzazione di numerose opere sul territorio, come strade, case popolari e parcheggi, molte delle quali mai realizzate. Ritardi e inadempienze che il Comune addebitava alla San Miniato Gestioni Srl, facente capo all'ex Consorzio Etruria di Montelupo (ora Cooperativa l'Avvenire 1921), finché il collegio arbitrale chiamato a esprimersi sul lodo non ha stabilito il contrario.

Il sindaco Vittorio Gabbanini ha subito annunciato che le disposizioni del collegio arbitrale saranno impugnate, ma è chiaro che d'ora in poi sarà un po' come camminare sui carboni ardenti, sia dal punto di vista economico sia da quello politico.

Le minoranze già incalzano, puntando il dito contro tanto la stipula del project financing nel 2005 quanto la rescissione del 2015.

Ad esempio Roberto Ferraro, responsabile di Idea per il Cuoio, ha sottolineato come il project financing non fu "mai sottoposto all’approvazione dal consiglio comunale" e che il Comune "non ritenne di tutelarsi da eventuali inadempienze del costruttore mediante la stipula di polizze assicurative o specifiche fidejussioni". "Nel 2012 - ha quindi ricordato Ferraro - i consiglieri comunali di centrodestra chiesero una Commissione di indagine interna per verificare i contenuti e la gestione dell’oscuro contratto di project il quale oltre ad essere sconosciuto ai più, evidenziava macroscopiche carenze e ritardi esecutivi. Tutta la sinistra samminiatese con arroganza e cecità fece muro contro questa richiesta. E la Commissione di indagine non prese il via".

"Se la Commissione di indagine fosse stata attuata - conclude il responsabile di Idea - forse si sarebbe potuto evitare l’arbitrato e quindi la pesante tegola da 10 milioni di euro a carico dei cittadini di San Miniato. Questa vicenda si somma ad altre altrettanto gravi quali le sede della farmacia comunale rimasta ammezzata, il mancato incasso di una fidejussione di oltre un milione di euro, il palazzetto dello sport a Roffia costruito, mai utilizzato e quindi abbattuto, tutte vicende che evidenziano come il Comune abbia la necessità di essere amministrato da una nuova classe dirigente, che rompa nettamente con un passato che si è dimostrato vischioso e svogliato".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Dopo aver preso parte a un incontro in Parlamento sulla poesia a braccio, è stato ricevuto dalla sindaca Del Grande: "Valorizziamo questa arte"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Adolfo Santoro

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Attualità