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Attualità domenica 30 ottobre 2016 ore 10:00

Parlare di bullismo nei luoghi del terremoto

Il libro “1 dei tanti” del fucecchiese Sauro Benvenuti presentato nella scuola media di Amatrice



FUCECCHIO — "Nei luoghi colpiti da catastrofi cambiano immediatamente i rapporti tra le persone, ci si stringe attorno a ciò che resta e alcuni fenomeni deprecabili, come il bullismo, spariscono come d’incanto. La sofferenza evidentemente ci rende consapevoli di quali siano realmente i valori importanti della vita". Con queste parole il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli ha commentato la sua visita ad Amatrice e negli altri comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto dove ha accompagnato il fucecchiese Sauro Benvenuti, autore del libro 1 dei tanti. Un racconto che parla di bullismo e che Benvenuti ha deciso di presentare nella scuola media di Amatrice, in un edificio costruito in tempo record dalla Protezione Civile del Trentino Alto Adige.

Lo scrittore e il sindaco hanno incontrato i ragazzi di Amatrice che hanno apprezzato la visita e che hanno inviato un loro saluto simbolico ai giovani di Fucecchio firmando una bandiera tricolore.

Il libro di Benvenuti affronta la tematica del bullismo prendendo spunto da Bomba libera tutti, il film Alessandro Gelli e Mattia Catarcioni girato e presentato anche a Fucecchio.

"Parlare di bullismo con ragazzi che hanno vissuto e stanno vivendo la terribile esperienza del terremoto – ha commentato il sindaco Spinelli – è stata un’emozione veramente particolare. Ci ha consentito di scoprire come cambiano i rapporti umani in situazioni tragiche e di toccare con mano come l’Italia si sia mobilitata per aiutare queste popolazioni a ripartire. L’esempio delle scuola realizzata in meno di due mesi è significativo. Abbiamo visto come i lavori continuino per ampiare il polo scolastico con la costruzione di un edificio che ospiterà il liceo e di un centro socioeducativo donato da Save the Children”.

Spinelli insieme a Sauro Benvenuti ha poi incontrato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e quello di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci. Da loro si è informato su come procedono i lavori per la ricostruzione dei centri dei due paesi. Centri storici che al momento sono chiusi e presidiati: anche le amministrazioni comunali sono state trasferite all’interno di container posizionati in giardini pubblici.

“Le comunità di questi paesi – conclude Spinelli – vivono questi momenti drammatici con grande dignità e forza d’animo; i loro primi cittadini sono in contatto costante con le istituzioni nazionali per organizzare di concerto tutte le fasi della ricostruzione”.


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