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Politica mercoledì 23 luglio 2014 ore 12:44

Edilizia Scolastica, Quirici : "Ci sono altre urgenze oltre a Staffoli"

La lista civica Ricostruiamo S.Croce e Staffoli segnala altre strutture su cui intervenire. Quirici: "Sopralluogo poco coerente con la realtà"



SANTA CROCE — "Ci domandiamo se possiamo davvero fidarci dell’esito del sopralluogo o se invece ancora una volta si è agito con una colpevole leggerezza?" Con queste parole Fulvia Quirici, consigliera di Ricostruiamo S. Croce e Staffoli interviene sulla questione dell'edilizia scolastica, che è in questi giorni al vaglio della giunta e dei tecnici del comune per decidere gli interventi da fare nelle varie strutture.  

"La scuola è una priorità per i cittadini e per il comune - spiega la Quirici - ed è proprio per questo che non possiamo accettare che si tratti con superficialità nessuna delle questioni ad essa correlate. Soprattutto quando si parla di sicurezza."

Qualche settimana fa il sindaco Giulia Deidda e una nutrita schiera di altri rappresentanti, assessori e dirigenti, hanno svolto, un sopralluogo, per provvedere alla stesura dell’elenco degli interventi da eseguire sugli immobili scolastici e per verificarne le condizioni di efficienza e stabilità. 

Dal resoconto si apprende che le strutture scolastiche di tutto il territorio comunale sono efficienti e sicure, e l’unico intervento sostanziale, con carattere di urgenza sembra essere quello alla copertura della scuola di Staffoli.

"Facciamo rispettosamente osservare che ci sono situazioni urgenti anche in altre scuole - continua la Quirici -.Alle scuole medie C. Banti è sempre tutto da risolvere con la presenza di amianto sulla copertura e alla materna Albero Azzurro dove si è verificato il collasso della tettoia è stato un caso che nessun bambino sia rimasto coinvolto. 

Non vogliamo entrare nel merito dell’iter autorizzativo della struttura in oggetto, riservandoci di provvedere in altri momenti se sarà necessario, ma domandiamo se il collaudatore dell’opera ha agito con la “diligenza del buon padre di famiglia” quando ha visionato gli agganci. 

La documentazione fotografica è incontrovertibile: i perni delle piastre che fissavano i montanti della struttura erano semplicemente inseriti nel muro di cinta senza nessun opera di ancoraggio. Le barre che dovevano tenere salda la struttura si sono così semplicemente sfilate, non opponendo l’adeguata resistenza all’azione del vento che sui tralicci di copertura ha invece agito. 

Ora ci risponderanno che quell’evento meteorologico era di una certa entità. Noi però ci chiediamo quali altre strutture hanno ceduto in contemporanea a quella folata di vento, nel territorio comunale o zone limitrofe?". 


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