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Cronaca venerdì 21 novembre 2014 ore 17:20

Aggressione ad autista di autobus

Mercoledì 19 novembre alle ore 18,45 sulla corsa che da San Romano si dirige a Santa Croce un autista della compagnia Sequi è stato aggredito



PROVINCIA DI PISA — La Segreteria provinciale della FILT/cgil intende prendere posizione in merito alle continue aggressioni di cui sono vittime gli autisti delle Autolinee Sequi:

"Siamo a denunciare quanto accaduto mercoledì 19 alle ore 18.45 sulla corsa che da San Romano si dirige a Santa Croce.

L’autista in questione, così come è suo dovere, prima della partenza ha chiesto i biglietti ai passeggeri, un gruppo di extracomunitari, in particolare uno, non ha voluto assolutamente pagare il biglietto e prepotentemente voleva ugualmente salire a bordo.

L’autista ha prontamente chiuso la porta di salita, ma l’extracomunitario, ha forzato la porta aprendola e salito sull’autobus ha cercato di aggredire l’autista, che è stato difeso da altri ragazzi extracomunitari. Questo intervento ha impedito che la situazione degenerasse.

Gli autisti che prestano servizio su alcune corse specifiche, specialmente serali, che siano effettuate da personale Sequi oppure CTTN, hanno il timore di essere aggrediti, vista la situazione che ormai sta peggiorando di giorno in giorno.

Il personale autista è costretto a viaggiare su mezzi vecchi e privi di una benché minima protezione individuale; spesso i messi sono oltre il limite imposto dal CdS in materia di persone trasportate; pertanto sono sempre al centro di situazioni imbarazzanti, o aggrediti da chi non vuol pagare il biglietto o aggrediti se fanno il loro dovere non facendo salire i passeggeri oltre il numero consentito dalla legge.

Nessuno prende le loro difese. Basterebbero più controlli delle forze dell’ordine; basterebbe avere un capillare servizio di controllo da parte delle aziende che effettuano il servizio; basterebbe investire in mezzi e personale preposto al controllo dei titoli di viaggio.

Ma tutto ciò ha un costo, e né le imprese né i comuni investono in queste cose, anzi, specialmente i comuni cercano in tutti i modi di non gestire più un servizio sociale come il trasporto pubblico locale e preferiscono affidarlo ai privati a prezzi stralciati, che sicuramente non investiranno mai in sicurezza ma anzi continueranno a colpire le tasche dei lavoratori e non garantiranno certamente un servizio affidabile e sicuro".


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