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Attualità martedì 07 febbraio 2017 ore 17:00

Marconi, l'area di Fontevivo è zona di evacuazione

Gli studenti del Marconi all'inaugurazione della sede provvisoria nell'ex economato Carismi
Foto di: Matia Luciani

Niccoli ha evidenziato che la zona è indicata da Provincia e Protezione civile per le grandi emergenze: "Come si può credere a questa operazione?"



SAN MINIATO — L'area di Fontevivo, dove potrebbe sorgere il nuovo liceo Marconi "è zona di evacuazione individuata dalla Provincia e dalla Protezione Civile per le grandi emergenze". A sostenerlo, con tanto di documenti allegati, è il consigliere comunale d'opposizione Alessandro Niccoli. 

"Come fa la cittadinanza a credere - ha detto Niccoli - che l'operazione Polo Scolastico per Fontevivo, sia trasparente e credibile, a seguito di schizzofrenici e repentini annunci, fatti da un'agonizzante Provincia e da un sindaco, Gabbanini, che non ascolta nessuno, tesi verso una costosissima cementificazione in area alluvionale?".

"Come mai - ha ripreso Niccoli - la Provincia e il Comune di San Miniato fanno grandi annunci quando è emerso (parole di Filippeschi) che non ci sono i soldi per tappare una buca? E soprattutto, quando si omette di dire o peggio, di valutare che tale area è individuata dalla Provincia stessa come Area di emergenza per l'ammassamento, piano che la Protezione Civile individua nell'area Com 6 Valdarno superiore: (Santa Croce sull'Arno, Castelfranco di Sotto, San Miniato, Montopoli, Castelfranco e Santa Maria a Monte): ebbene per tale area vasta, il piano di emergenza per l'ammassamento in caso di eventi e catastrofi naturali, è individuata nel: Numero 10 Palasport Fontevivo San Miniato Basso (come riportato a pagina 22, vedi allegato piano Provincia di Pisa) (ma gli organi di controllo?)". 

"L'area al Fontevivo - ha specificato - è semi-alluvionale, acquitrionosa e individuata tra 10 aree di tutta la Provincia per i grandi piani di emergenza a seguito di terremoti e/o alluvioni o catastrofi, ma guarda caso, senza nulla considerare di tutto ciò, senza una lira in tasca si dice che con 10-15 milioni di euro, vi si farà un polo scolastico. Tutto ciò non è più credibile e appartiene a follie politiche del passato". 

"Il discorso Polo scolastico del Comprensorio - ha detto ancora il consigliere - si basa da decenni sull'idea di San Miniato Città scuola, e fino ad ora il percorso ha fatto molto piacere a tutti, in quanto il Polo così inteso (“Città scuola” - non: “scuola capannone”) è una perla unica per la cultura del futuro che ha le radici in un lontano passato e che si contraddistingue da tutte le altre realtà circostanti, nei fatti, sempre state meno ambite. Il liceo Scientifico, lo si veniva a fare a San Miniato, partendo al mattino da molto lontano!
Il colpo di testa fatto in modo unilaterale da soli uno-due uomini, senza valutare nulla di tutte le altre possibilità, impegni e protocolli, progetti di buon senso, meno costosi e di recupero architettonico di beni di interesse storico è clamoroso! Il non senso di insistere per un'area con problemi di traffico, unica zona individuata per le emergenze e catasrofi (fatto gravemente taciuto da Amm.ni non più trasparenti), e tra l'altro in area acquitrinosa, adiacente ad area alluvionale come Fontevivo, ci porterà un domani, a cercare responsabilità, che oggi possiamo evitare". 

Niccoli ha sottolineato: "Che l'area di San Miniato basso sia critica, lo dice il Genio civile, ma lo dice lo stesso sindaco in risposta alla mia interrogazione presentata col gruppo Possibile San Miniato, a seguito dell'alluvione di aprile 2016, ove si chiedevano aiuti per le aziende agricole colpite, oltre a spiegazioni sulle cause dei gravissimi danni da pioggia. Ebbene, il sindaco rispondeva negativamente in ordine agli aiuti, ma dava la colpa, in sostanza all'amministrazione stessa, per le cementificazioni che nel tempo hanno creato atraversamenti, ostacoli e tombamenti del molti rii della zona di San Miniato Basso, rendendo il territorio pericoloso. Ebbene si insiste a cementificare, e poi non si pagano i danni". 


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