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Lavoro sabato 29 luglio 2017 ore 08:46
I cinquanta anni dei conciatori di Ponte a Egola
Grande festa nella sede di piazza Spalletti per il mezzo secolo di vita del consorzio conciatori di Ponte a Egola, messaggi da Gentiloni e dal Papa
SAN MINIATO — Festa in grande stile per un traguardo simbolico ma molto importante per tutto il comprensorio del cuoio, la provincia di Pisa e la Toscana.
Il consorzio conciatori di Ponte a Egola, che raggruppa decine di imprese del settore, ha voluto celebrare il proprio mezzo secolo di vita con una serata nella sede di piazza Spalletti alla quale hanno preso parte gli associati e molti rappresentanti delle istituzioni.
Un evento ben organizzato dal consiglio direttivo dell'associazione, presieduta da Michele Matteoli, tra cibo, musica e gran finale con taglio della torta e fuochi di artificio, al quale hanno preso parte centinaia di invitati e dove si è celebrato il lavoro di aziende che parte da lontano e che trova il proprio futuro nelle nuove generazioni, con storie che accomunano varie generazioni di imprenditori.
Anche per questo, nel corso della serata si è guardato a passato, presente e futuro: sono stati consegnati riconoscimenti e premi a Sandro Seli, Osvaldo Montanelli, Alessio Monti, Matteo Montanelli. A uno studente del Cattaneo, che si è particolarmente distinto, Niccolò Tinghi, sarà data la possibilità di uno stage al polo tecnologico conciario.
Moltissimi i rappresentanti istituzionali presenti alla serata: tra gli altri il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, il deputato Pd Federico Gelli che ha letto un messaggio di auguri arrivato direttamente dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, i consiglieri regionali Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni.
Tra le tante sorprese anche una lettera di Papa Francesco, che ha ringraziato gli imprenditori per l'attività svolta e le opportunità di lavoro date sul territorio per migliaia di persone.
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