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Cronaca venerdì 07 marzo 2014 ore 15:32

Asl 11: progetto "codice rosa" per le vittime di violenza

​Sessanta i casi registrati al Pronto Soccorso del San Giuseppe di Empoli nell’ambito del progetto “Codice Rosa”



FUCECCHIO — Attivato, nel presidio ospedaliero della Asl 11 nel mese di maggio 2013, il "Codice Rosa" è un percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato alle vittime di violenze: donne, ma anche bambini, anziani, immigrati, omosessuali.

Il Codice, a cui è dedicata una stanza apposita nel Pronto Soccorso, viene assegnato da personale addestrato a riconoscere segnali non sempre evidenti di una violenza subita anche se non dichiarata e non appena scatta, entra in funzione una task force composta da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi) e dalle forze dell'ordine, che si attivano subito per l'individuazione dell'autore della violenza.

Il “Codice Rosa” è una modalità lavorativa di “squadra” finalizzata ad accogliere, riconoscere, curare e ascoltare coloro che arrivano al Pronto Soccorso, mettendo in “rete” quello che già esiste, raccordando e potenziando l'azione dei diversi soggetti istituzionali, e migliorando i percorsi e la presa in carico territoriale.

In questo contesto, la formazione continua è un elemento indispensabile per sensibilizzare il personale socio-sanitario, forze dell’ordine, privato sociale, amministratori, a promuovere azioni di prevenzione di comportamenti maltrattanti, riconoscere il fenomeno della violenza e sapersi relazionare, rilevare i segnali diretti e indiretti di violenza, curare e attivare il percorso integrato di accoglienza e di uscita dalla violenza.

Merita ricordare che per contrastare la violenza di genere (su cui è incentrato il progetto “Codice Rosa”) il primo agosto 2011 tra Società della Salute di Empoli, Società della Salute Valdarno Inferiore e Asl 11 è stato siglato un protocollo di intesa per la costituzione di un tavolo interistituzionale congiunto e di un tavolo tecnico operativo al fine di mettere in rete in maniera integrata tutte le risorse territoriali esistenti messe a disposizione dai soggetti non solo pubblici, ma anche del privato sociale, impegnati quotidianamente in azioni di contrasto alla violenza ai danni dei più deboli.

Il progetto "Codice Rosa" nasce nell'Azienda Usl 9 di Grosseto il 1 gennaio del 2010, nel 2012 diviene progetto regionale con l'avvio della sperimentazione nelle Aziende Usl di Arezzo, Lucca, Prato e Viareggio. Viene firmato un protocollo d'intesa tra la Regione e la Procura Generale della Repubblica di Firenze.

La bozza del piano socio-sanitario della Regione Toscana lo indica tra i progetti regionali prevedendo la sua diffusione entro il 2014 in tutti i PS delle Aziende sanitarie toscane, per assicurare accoglienza, cura e assistenza alla popolazione su tutto il territorio regionale.

Nel 2013 con la DGRT n. 339 è stato esteso a 5 nuove Aziende (Empoli, Pisa, Livorno, Careggi e Meyer). Il Codice Rosa si occupa di tutte le vittime di violenza sessuale e domestica appartenenti alla categoria denominata fascia debole. 

Il progetto “Codice Rosa”, nel primo anno di attività, ha permesso di far emergere oltre 1455 casi di maltrattamenti e abusi, stando ai dati forniti dalle Aziende Usl di Lucca (250), Prato (338), Arezzo (241), Grosseto (466), Viareggio (160).


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